Storia dell'arte antica - Sito ufficiale della pittrice e storica d'arte Elisa Marianini

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Storia dell'arte antica

Alla scoperta della STORIA dell'ARTE

STORIA DELL'ARTE ANTICA

In questa pagina troverete informazioni inerenti la storia dell'arte dagli albori della civiltà all'arte contemporanea corredata da testi,  immagini e video esplicativi delle varie epoche, stili ed autori.

La Preistoria: caverne dipinte, grandi costruzioni in pietra
                               Stonehenge                                                               Grotte di Lascaux
   
Nel Paleolitico sulle pareti e sulle volte di ampie caverne nella zona dei Pirenei e dei Monti Cantabrici, furono dipinte grandi figure di animali in stile naturalistico. Esse ne riproducano con fedelta' le forme e i colori.
Nel Neolitico sotto ripari di rocce sporgenti, nella zona orientale della Spagna e nel Nord Africa furono graffite o dipinte ad un solo colore vivaci figure schematizzate di uomini ed animali che rappresentano movimentate scena di caccia e danza.
La TECNICA: Le figure erano disegnate con linee nere tracciate con le dita o con pezzi di legno carbonizzato. I colori erano ricavati da terre argillose(ocre) per le sfumature dal rosso al giallo, da terre calcaree per il bianco, da minerali di manganese per i toni dal verde al nero e impastati con sangue o grasso di animali. L'arte era esercitata al servizio della comunita'. Dovevano esistere scuole, come ci e' dimostrato dal ritrovamento di frammenti di selce in cui lo stesso dipinto e' molte volte ripetuto, come per esercitazione.
Le figure del Paleolitico avevano una funzione magica erano cioe' dipinte per evocare la presenza degli animali e per ottenere la loro cattura durante la caccia. I pittori erano considerati stregoni che con riti magici aiutavano la sopravvivenza dell'uomo.
Le movimentate figure del Neolitico(quando l'uomo ormai divenuto agricoltore e allevatore di animali, viveva in sedi fisse e si riuniva in tribu' stabili) descrivono in forma schematizzata la vita quotidiana, il lavoro, la danza, la caccia. L'arte tende a diventare un mezzo di comunicazione e prepara con successive semplificazioni quelli che saranno i segni della scrittura. Non piu' assillato per le quotidiane lotte per la sopravvivenza, l'uomo si libera dalla paurosa incertezza che l'aveva spinto ai riti magici e osa sperare in una sopravvivenza oltre la morte. Nascono le prime religioni e si onorano i defunti. Volendo tramandare ai propri discendenti credenze e ricordi si costruiscono in pietra grandi costruzioni che sfidano il tempo. Ritroviamo percio' monumenti megalitici, formati da grossi e rozzi macigni in localita' di tutto il mondo, im Europa, in Africa, in India, in Giappone e nell'America Meridionale. L'uomo di fronte a grandiosi progetti come questi, non e' piu' solo, ma si avvale della collaborazione dei suoi simili, non un individuo isolato, ma un numeroso gruppo sociale risolve i difficili problemi della prima architettura. Le costruzioni megalitiche ci parlano dunque delle societa' organizzate dal piu' lontano passato.


Gli Egizi e la ricerca dell'immortalità
                                    Piramidi Giza                                   La caccia: pittura tombale egiziana XV sec. a.C

La ricchissima produzione di opere d'arte e di oggetti di artigianato e' strettamente legata alle credenze religiose degli Egizi. Le necessita' funerarie erano imponenti, sorsero cosi' scuole d'arte frequentate da numerosissimi allievi. Pittori e scultori, non erano che artigiani che svolgevano il loro lavoro in botteghe. La scultura egiziana ha carattere frontale ed e' quasi esclusivamente a servizio dell'architettura. Hanno grande sviluppo tecnico il bassorilievo e la pittura: sulle pareti delle tombe sono narrate, con una successione di sequenze, le occupazioni del defunto e quindi scene della vita dei campi oppure di caccia, di pesca, di viaggi, di cerimonie pubbliche, di imprese militari. Le figure sono sempre rese sullo stesso piano, con disposizione decorativa. Le statue dell'antico Egitto sono raccolte e composte in rigidi atteggiamenti. Nella pittura quello che ci colpisce e' la posizione innaturale dei corpi: la testa e' volta di profilo, ma l'occhio e' di fronte, le spalle sono di fronte, ma fianchi e gambe sono di profilo. Nel passo il piede che avanza e' il piu' lontano dallo spettatore, ma entrambi i piedi mostrano in primo piano l'alluce, anche le mani volgono sovente verso lo spettatore il pollice, qualunque sia la posizione del braccio. Gli studiosi ricercano il motivo di questa innaturale rappresentazione, che non e' certo dovuta a mancanza di abilita' nel disegno, ma piuttosto a regole di rispetto e di solennita' di rappresentazione dei grandi personaggi che sedevano in rigidi atteggiamenti e non dovevano mai volgere la schiena agli osservatori.


Antiche civilta': guerra e caccia in Mesopotamia, la civilta' dei palazzi
La posizione della valle del Nilo, chiaramente delimitata e separata dagli altri paesi dai confini naturali (il deserto e il Mar Rosso, il Mediterraneo e le scoscese pareti rocciose verso il centro Africa) fece si che l'Egitto rimanesse isolato e conservasse per millenni un'arte basata su schemi costanti e inconfondibili. La Mesopotamia invece, pur simile all'Egitto per la fertilita' procurata dalle acque del Tigri e dell'Eufrate, fu aperta ad influenze di invasori e la sua storia vide l'alternarsi di diversi dominatori e di diverse organizzazioni statali, analogamente l'arte subi' notevoli trasformazioni.
I Sumeri furono i primi ad organizzarsi in citta' stato. I re sacerdoti dominatori delle citta', ne erano anche custodi e protettori. Nelle pianure alluvionali della terra tra i fiumi abbondava l'argilla, ma mancava la pietra. Si edificava percio' con mattoni cotti al sole o al fuoco e legati da bitume. Le costruzioni si estendevano in senso orizzontale per le abitazioni e si alzavano verticalmente verso il cielo per i templi che avevano la forma di piramidi a terrazze ed erano chiamati Ziqqurat (luogo elevato).
I Babilonesi succedettero ai Sumeri e unificarono il governo della Mesopotamia. Babilonia fu una splendida capitale. L'insurrezione del popolo guerriero degli Assiri travolse Babilonia e ne rase al suolo le imponenti costruzioni. Gli stupendi bassorilievi dei palazzi reali riproducono guerrieri tozzi e muscolosi, dai volti immobili e dagli sguardi fissi alla preda. Gli artisti toccarono il vertice dell'arte nella rappresentazione degli animali a cui diedero una rigorosa naturalezza. Un ritorno al potere dei Babilonesi porto' alla distruzione di Ninive ed ad una ricostruzione di Babilonia, la quale sotto Nabucodonosor si abbelli' con giardini pensili.
Nel 538 Ciro il Grande conquisto' Babilonia e la Mesopotamia entro' a far parte del grande impero persiano. I nuovi signori, i Persiani, abbellirono le nuove citta', Persepoli e Susa di palazzi estesissimi in cui furono ripresi i temi dominanti dell'arte degli antichi popoli della regione: costruzioni in mattoni con ampie terrazze e scalinate, bassorilievi con figure di guardie, di prigionieri e di animali ritmicamente scanditi in lunghe file.
Se l'arte egizia ci richiama all'immutabile maesta' della morte, se l'arte assira ci parla di guerra e violenza, l'arte che si sviluppo' nell'isola di Creta a partire da circa il 2000 a.C tende ad una gioiosa espressione della vita. Le piu' caratteristiche costruzioni sono i palazzi reali, fra i quali quelli di Cnosso, di Festo e le residenze estive dei sovrani. In questi edifici le colonne di sostegno si rimpiccioliscono verso il basso. Le sale sono aperte alla luce e le pareti sono dipinte con colori chiari e luminosi, i fregi a spirale continua evocano il moto delle onde, tutto richiama ad una cornice di festa. La grande ricchezza che permise queste raffinate costruzioni proveniva dai traffici marittimi, alimentati da un prospero artigianato.


L'arte in Grecia: la ricerca del bello

Bronzi di Riace
                                     Partenone                                                         Canoni proporzionali

 Ordini architettonici: Dorico, Ionico e Corinzio
Se gli Egizi avevano usato la pietra mettendone in risalto il peso in opere dalle proporzioni colossali, i Greci usarono il marmo per innalzare costruzioni ariose, colonnati aperti alla luce e per scolpire statue piene di vita. L'arte non fu tesa al raggiungimento di scopi pratici, come nelle eta' precedenti (il successo nella caccia, la sopravvivenza dei defunti, la celebrazione del potere dei sacerdoti e dei re), ma volle realizzare un ideale di bellezza e perfezione. In Grecia l'artista fu un cittadino che esercitava una professione nobile, non piu' lo schiavo al servizio del padrone. Sono giunti fino a noi i nomi di grandi artisti e Fidia ad Atene, fu importante quanto Pericle. L'edificio piu' significativo dell'architettura greca fu il Tempio, considerato come casa della divinita'. Nella sua forma piu' semplice fu un ambiente chiuso preceduto da un atrio sostenuto da due colonne. Il tempio in seguito si articolo' in disposizioni piu' complesse, si arricchi' di un maggior numero di colonne disposte non solo sul fronte ma anche sul retro e sui fianchi.
GLI ORDINI: nell'Ordine Dorico la colonna fu realizzata in forme piu' tozze e robuste, si innalzava direttamente da una piattaforma a gradini e terminava con un capitello, nell'Ordine Ionico, la colonna era piu' snella, acquistava slancio da una base che la innalzava dalla piattaforma a gradini, nell'Ordine Corinzio, la colonna era ancora piu' leggera e slanciata, terminava con un alto capitello ornato dalle foglie di un cespuglio: l'acanto.
Per i Greci la piu' perfetta forma della natura era il corpo umano. Gli scultori lo riprodussero nello splendore della forza e della giovinezza. Gli atleti nudi, le dee e gli dei avvolti in fluttuanti panneggi, i grandi personaggi autorevoli e pensosi, tutti esprimono un ideale di bellezza e di forza. Valenti artisti, pittori e ceramisti concorsero alla produzione e alla decorazione dei vasi che riportano spesso due nomi, quello di chi li ha modellati e quello di chi li ha dipinti.
Nel Periodo Arcaico, le costruzioni furono prevalentemente di ordine dorico, la scultura riprodusse figure immobili e solenni, mentre i vasi presentavano decorazioni geometriche, poi a figure nere su fondo rosso.
Nel Periodo Classico, le costruzioni furono realizzate in ordine ionico e corinzio. Si conoscono i nomi di grandi scultori: Fidia, Mirone, Prassitele, Lisippo. I vasi presentavano decorazioni con figure rosse.
Nel Periodo Ellenistico fra gli ordini il piu' usato fu il corinzio, le decorazioni furono sempre piu' elaborate e le sculture sempre piu' animate. Con la conquista da parte dell'Impero Romano i capolavori classici divennero un redditizio mercato e le opere d'arte furono considerate merci. L'arte greca era finita in tutto il mondo.


Antiche civilta': la prima Italia
Lungo le coste meridionali e in Sicilia sorsero citta' che ben presto superarono per importanza le localita' da cui i loro fondatori provenivano. Presero il nome di Magna Grecia, ossia grande Grecia. I coloni ornarono le nuove citta' di templi talvolta piu' imponenti delle loro citta' di origine. Si seguirono i canoni dell'ordine dorico e proporzioni piu' basse e allargate imposte da un diverso ambiente naturale (in Grecia templi e monumenti si innalzavano su un terreno roccioso e accidentato, in Italia si stendevano su vasti spazi pianeggianti) e dal diverso materiale usato(in Grecia si edificava col marmo, in Italia con il calcare). La lavorazione della ceramica fece sorgere molti centri artigianali. Nello stesso tempo in cui nel sud dell'Italia si sviluppava la civilta' della Magna Grecia, sulle coste della Toscana approdarono altri coloni giunti dall'oriente, forse dall'Asia Minore: gli Etruschi. Questo popolo di raffinata cultura, fu probabilmente attratto nella regione per l'abbondanza di minerali, sfrutto' largamente le miniere di ferro dell'Elba e della Tolfa poiche' era dedito alla lavorazione dei metalli.
Gli Etruschi furono geniali architetti. L'architettura in tanti millenni non si era staccata dalla struttura originaria: due elementi verticali posti a sostegno di una trave orizzontale, erano alla base del sistema detto ad architrave. Difetto di questa struttura era l'impossibilita' di creare ampi spazi coperti: una schiera di colonne ravvicinate era indispensabile a reggere le lastre dei soffitti. Nel sistema ad arco le pietre tagliate a cuneo poggiano su due strutture verticali, si inarcano e vengono fermate nel punto culminante da una pietra detta chiave di volta che inserita al centro dell'arco blocca le spinte dalle parti laterali. Senza il concio centrale l'arco crollerebbe. Le tombe per i morti, venivano scavate sottoterra, riproducevano la forma dell'abitazione e venivano ornate da pitture e da rilievi dipinti. Ci vengono trasmesse immagini di vita nella citta' dei morti: la Necropoli. La scultura etrusca ebbe caratteristiche inconfondibili e furono realizzati bronzi stupendi. Il tramonto della fortuna degli Etruschi fu rapido e improvviso, l'espansione romana raggiunse una dopo l'altra le loro citta'. La cultura degli Etruschi venne assorbita dai conquistatori.


Roma: l'arte al servizio dello Stato
                                 Colosseo                                                      Statua di Marco Aurelio Roma

I Romani non crearono un'arte profondamente originale, ma seppero utilizzare adattandoli ai propri fini elementi tratti dalle opere greche ed etrusche. Oltre ai templi essi edificarono anche ponti, acquedotti, anfiteatri, terme, bagni e piscine pubbliche. Gli scultori non rappresentarono solo dèi e giovani atleti, ma personaggi storici e condottieri che incutevano rispetto per l'autorita' dello Stato.
L'architettura si valse soprattutto dell'arco (elemento etrusco che riprodotto in lunga serie divenne una caratteristica degli acquedotti, dei ponti..) della colonna che lasciata la funzione di sostegno che aveva in Grecia divenne spesso motivo ornamentale dei massicci pilastri che reggono le costruzioni, oppure isolata si trasformo' al centro dei fòri in monumento per celebrare le conquiste delle armate romane. Le linee rette che avevano contraddistinto l'architettura dei popoli antichi lasciarono a Roma il posto a spazi curvi. La ricerca di spazio limitato da curve trovo' la massima espressione nella cupola. Il mezzo costruttivo che permise di seguire dolcemente forme tondeggianti fu la muratura, in pietra o eseguita con mattoni cotti legati da un impasto di cemento e pietrisco che libero' i costruttori romani sia dal vincolo dei grandi massi di granito o di marmo, sia dalla fragilita' del mattone crudo.
La scultura non si propose soltanto ideali di bellezza, ma miro' a celebrare i personaggi dando risalto ai dignitosi lineamenti del volto, ad abiti solenni, ad atteggiamenti ufficiali per immortalare la grandezza dello Stato.
La pittura ebbe fini decorativi e illumino' le pareti con paesaggi, architetture, scene di vita comune. Pittori e scultori erano considerati servi che eseguivano lavori manuali. Soltanto l'architetto collaboratore dei capi politici svolgeva un'attivita' considerata degna di un uomo libero.

BIBLIOGRAFIA

- R.Mortara,G. Ferrari, Crescere con l'arte
Bottega d’arte e restauro: Via del Porcellana, 39/b, 50123 Firenze Tel: 055-219250
Studio artistico: Traversa del Mugello SP 551, Via Provinciale 14h, 50038 Scarperia San Piero (FI)
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