Il mio pensiero su ...
STORIA dell'ARTE, CRITICA d'ARTE,
TUTELA e VALORIZZAZIONE dei BENI CULTURALI
IL MIO PENSIERO SU ...
Il Chini Museo rimasto "orfano"
L'identità e la specificità della cultura locale vanno tutelate
Spesso mi è stato chiesto da amici e conoscenti o visitatori che cosa pensassi del nuovo allestimento del “Museo Chini” di Borgo San Lorenzo, perdonatemi l’errore, “Chini Museo” (all’inglese!) – questo il nuovo nome del museo - desidero quindi rendere pubbliche le mie riflessioni, in primis come storica dell’arte, pittrice e poi anche come cittadina di Borgo San Lorenzo che da anni vive e studia il territorio e le molte testimonianze storico artistiche in esso contenute, col fine di valorizzarle e farle conoscere.
Ci sono luoghi che emanano un fascino particolare, e questo fascino si percepisce spesso nel Mugello, dove la sua storia trascorsa ci fa immaginare preziose atmosfere in molti ambienti dove le mani e la mente dei Chini sono passate.
Credo che l’attuale allestimento del museo, da un punto di vista museografico possa essere considerato un buon lavoro, mentre dal punto di vista museologico non si può dire altrettanto. Infatti, museografia e museologia pur riguardando entrambe l’istituzione museo si approcciano da differenti angolazioni: la prima riguarda per dirla in breve, l’ ambito pratico, operativo e architettonico dell’allestimento, mentre la seconda si occupa dell’istituzione museo sia dal punto di vista teorico che storico, tesa quindi alla ricerca soprattutto dell’essenza del museo. continua a leggere...


Santa Maria Novella: la piazza che spiazza
Ho la fortuna di passare spesso da piazza Santa Maria Novella, avendo a poche centinaia di metri il mio laboratorio studio di pittura e restauro. La piazza è dominata dalla bellissima Chiesa di Santa Maria Novella, ed è una delle più importanti piazze di Firenze, di antica origine dato che fu aperta a partire dal 1287 e conclusa verso il 1325 demolendo le case che lì erano ubicate.
Un grande spazio pubblico, di oltre tredicimila metri quadrati di superficie. La necessità di una così grande piazza era dettata dal fatto che i fedeli accorrevano sempre più numerosi per assistere alle prediche dei frati Domenicani dell'attiguo convento e sempre grazie alle sue dimensioni divenne anche scenario di feste e spettacoli, tra questi il Palio dei Cocchi, una sorta di corsa con carrozze simili alle bighe romane, istituita da Cosimo I nel 1563, continua a leggere...



LA MEMORIA DEI CADUTI DELLA GRANDE GUERRA IN MUGELLO
Una ferita salvata dalla Bellezza
Il Mugello custodisce una ricca messe di memorie ai caduti della Grande Guerra, un tessuto che è stato in parte distrutto già a partire dal periodo compreso tra gli anni Venti e Trenta, poichè spesso giudicato in modo negativo, come testimonia molta stampa del tempo che tramanda memorie di mediocrità ed interpretazioni sfavorevoli nate da ragioni principalmente estetiche. Ma l’avvio della distruzione comincia con la seconda guerra mondiale, quando il bisogno di armi rese appetibile la grande quantità di metallo con cui erano stati realizzati la gran parte dei monumenti ai caduti. Così il medesimo bronzo, prima ricavato dalle armi strappate al nemico, e poi trasformato in una memoria carica di sentimenti e di spiritualità, ritornava ad essere protagonista del nuovo conflitto, soddisfacendo molti detrattori estetici di quelle opere.
Nella stanza del sindaco nel palazzo municipale di Borgo San Lorenzo Tito Chini eseguì una decorazione nella quale sono ricordati gli “uomini illustri” di tutto il Mugello: il loro valore era l’esempio di umanità al quale l’intera comunità doveva guardare per trarre forza e coraggio, soprattutto dopo il susseguirsi di due calamità come la guerra e il grave terremoto che colpì questo territorio il 29 giugno del 1919. Unico vivente tra gli uomini illustri ad essere ricordato da Tito è il Generale Pecori Giraldi: da lui parte la nostra considerazione delle memorie mugellane della Grande Guerra, giacché esse, in modo più o meno diretto, derivano dai pensieri e dall’azione sua. continua a leggere

